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L'AVER CURA E LA TENEREZZA

L’ Aver Cura (Caregiver) consiste nell’attenzione all’altro, nel saper con-centrare il proprio sguardo sull’altro per coglierne la sua originale presenza. 

Solo tale capacità continuativa nel tempo, secondo me,  rende possibile quel grado di conoscenza del bimbo indispensabile nella relazione educativa. 

Altro aspetto della dimensione affettiva dell’aver cura è il sentimento della tenerezza che è la “forma intensa dell’essere presenti all’altro”, che si esprime nella capacità di proteggere il piccolo nella sua vulnerabilità.
Per crescere sano il bambino ha necessità di avvertire la disponibilità di saldi punti di appoggio, di non sentirsi abbandonato.

Quindi è fondamentale essere capaci di una presenza discreta tale per cui si è percepiti dal bimbo come raggiungibili sempre, come sicuri punti di riferimento. 

A mio avviso, l’educatore sa essere presente  quando è capace di una sensibile disponibilità, che consiste nel mettere a disposizione le proprie capacità e risorse cognitive ed emotive  nella relazione con l’altro

Caratteristica particolare dell’Aver Cura  è la tenerezza, che non è mero sentimentalismo, ma è la capacità di andare incontro all’altro sapendo ammorbidire le nostre rigidità cognitive ed emotive. E’ una forma intensa  dell’essere presenti all’altro, quella  che il poeta Rilke chiama “tenero potere”, perché il potere vero, quello che ha la cura della vita, si esprime nella capacità di teneramente proteggere il piccolo nella sua vulnerabilità.

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