Ecco alcuni consigli utili:
- Curare realmente la qualità
-
Rispettare la diffidenza, essa è sana soprattutto all’inizio di ogni relazione. Spesso crediamo di poter saltare la diffidenza con un atteggiamento molto accogliente e molto disponibile. Dare, ad esempio, subito del “tu” ai genitori appena conosciuti può spaventare, risultare inappropriato rispetto ai ruoli. Meglio mantenere un atteggiamento caldo e formale iniazialemente per poi costruire maggiore iinformalità. E’ bene ricordare che è più facile dialogare con una persona sempre diffidente che con coloro che, una volta affidatisi, si sentono traditi.
- Seguire il principio della trasparenza, la certezza di poter accedere, se necessario, a tutte le informazioni utili per verificare le promesse offre forte rassicurazione. Solitamente anticipiamo sempre le richieste delle famiglie, poiché raccontiamo sempre quali sono gli strumenti di monitoraggio e di verifica a disposizione dei genitori
- Fare poche promesse, ma che abbiano altissime probabilità di essere mantenute
- Ammettere i nostri limiti, aprendo un confronto costruttio su eventuali errori, in modo da potere porvi rimedio al più presto e nel migliore dei modi.
- Attenzione alla privacy
E’ chiaro che tutte queste indicazioni non sono da noi concepite come espedienti, ma è necessario integrarle nella gestione complessiva, anche attraverso il cammino di formazione degli educatori e del servizio nella sua interezza.
Commenti
Posta un commento