Passa ai contenuti principali

L'asilo: un luogo di pedagogia attiva

Il  progetto educativo nella gestione di un servizio assume  una connotazione rilevante se  è  condiviso dagli operatori del servizio stesso. 

Non confondiamolo, però,  con la programmazione pratica che delinea il   piano di lavoro annuale d’attività e le  esperienze previste.

Un  progetto educativo  si definisce tale se pone  l’attenzione e l’impegno ad “ascoltare” i bisogni dei bambini, ad essere co-promotori con le famiglie della loro crescita, e a configurare l'asilo come luogo di pedagogia attiva, mettendo al centro   il bambino.

Poiché è  importante promuovere una cultura dell’infanzia e per l’infanzia, la  gestione   deve essere contrassegnata dalla dimensione della partecipazione, della disponibilità, della relazione che rimandano ad una concreta pedagogia del servizio il cui obiettivo fondamentale è  il far emergere e il valorizzare, nella pratica della quotidianità, le peculiarità soggettive di ogni bambino.

La  preoccupazione pedagogica di ogni operatore deve essere  rivolta ad armonizzare le proposte, le attività e le relazioni con lo sviluppo dell’Io, sollecitando manifestazioni di autonomia, comunicazione, curiosità, espressività.

In tutti questi anni ho imparato  che la progettazione non è qualcosa di astratto che si elabora per poter mostrare il progetto educativo ai genitori, ma vuol dire intuire per ogni singolo bambino il suo senso di stare e crescere ogni giorno al nido e alla scuola dell'infanzia.


Il lavoro di ogni educatrice, responsabile  deve essere quello di assicurare un luogo di vita di qualità e di alto contenuto educativo, un luogo di socializzazione positiva per il bambino e un punto di sostegno e di riferimento per le famiglie.

Il  progetto deve garantire, a mio parere, lo stato di benessere fisico e psicologico del bambino in ogni momento, orientando e sviluppando le sue capacità e l’acquisizione delle conoscenze  attraverso lo sviluppo autonomo  secondo i  sui  ritmi e le sue esigenze .

Commenti