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L'importanza degli spazi per "sentirsi a casa"

E’ utile pertanto organizzare angoli riconoscibili e specializzati. Lo spazio deve consentire, secondo noi, la relazione con l’adulto e tra pari, consentire gli scambi, ma nello stesso tempo garantire il bisogno di intimità: deve essere perciò sufficientemente grande, ma non troppo perché altrimenti diventa dispersivo e poco identificabile

“Un ambiente è tale in ragione dei suoi confini: ciò che lo delimita è anche ciò che contribuisce ad  identificarlo e a farcelo percepire come tale. Le Pareti forniscono identità ad uno spazio, lo circoscrivono, lo definiscono. Su di esse oggetti e materiali propongono informazioni,provocano attenzione, emozione ed aiutano a costruire sensazioni e conoscenze. Punti di appoggio, le pareti contengono le esperienze  e le storie dei bambini: sono anch’esse ispirazioni  e luogo per attività ed intenzioni educative”
( M.C. Stradi, Organizzare gli spazi-nido , Junior, Bergamo 2000)

Nello stesso tempo è bene ricordarsi che i bambini sperimentano le loro capacità 
“per terra : anche il pavimento con la sua dimensione orizzontale, offre potenzialità e viene contenuto da tappeti morbidi. Anche i soffitti troppo alti generano ansia nel bambino (forte è infatti il suo bisogno di contenimento): si possono prevedere quindi abbassamenti con oggetti che pendono dal soffitto.

Costruiamo lo  spazio in modo che  favorisca il movimento e il gioco di scoperta perché   è attraverso l’esperienza manipolativa, motoria, visiva, uditiva, olfattiva che il bambino discrimina le sensazioni e si crea schemi mentali sulle caratteristiche della realtà concreta: i materiali a disposizione devono essere di uso comune, di recupero, naturali, in grado di trasmettere diverse sensazioni, in numero sufficiente , ma non eccessivo.

E' importante che lo spazio e i materiali siano oggetto di cura e di manutenzione: le cose rotte e sporche sono tristi e danno l’idea al bambino che gli oggetti non hanno valore e si possono perciò trattare male.

La cura e il riordino  competono al bambino: per esempio il momento del riordino del materiale è parte fondante il gioco euristico (momento di classificazione). Tutto si svolge nel rispetto delle norme di sicurezza.

Il tempo nella percezione del bambino è legato al formarsi della consapevolezza che la propria storia si costruisce giorno dopo giorno, e questo avviene grazie alla capacità di memorizzare gli eventi quotidiani. Queste attitudini crescono nella misura in cui il bambino dà un significato all'esperienza che sta compiendo, comprendendone lo scopo e la funzione in termini di corrispondenza con le sue esigenze primarie. 

Tre sono i momenti della giornata che meglio possono sostenere questo lavoro:  il momento dell'accoglienza;  il momento della convivenza e il momento della memoria.


Nella quotidianità gli spazi accompagnano la vita dei bimbi, quella dei genitori e delle educatrici; per questo è importante creare ambienti dove tutti possono sentirsi a casa. Gli spazi troppo grandi creano dispersione e non facilitano le relazioni; mentre gli ambienti raccolti inducono al rilassamento .

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