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Ambientamento del bambino all'asilo nido


“Incomincio quindi con una preghiera: ricordatevi il singolo bambino, il processo di sviluppo del bambino, l’angoscia del bambino, il bisogno che il bambino ha di un aiuto personale, e la capacità che ha di farne uso, e ricordatevi pure come è ovvio, l’importanza della famiglia, dei vari gruppi scolastici, e di tutti gli altri gruppi che conducono a ciò che noi chiamiamo società” Donald  Winnicott

Il bambino che inizia a frequentare  il nido d’infanzia, quindi,   passa da una situazione di vita familiare nota  e rassicurante, costellata da rapporti privilegiati, ad una realtà sociale più ampia quale ad esempio l’asilo nido. L’educatore che lo accoglie deve interagire con lui ma anche con altri bambini, risulta  pertanto  indispensabile riuscire a costruire un legame di fiducia e di rassicurazione che consenta ad ogni singolo bambino di sentirsi bene e a proprio agio nel nido e avviare ogni giorno positive relazioni con adulti e bambini di diverse età.

Un ulteriore aspetto fondamentale nella fase dell’ambientamento è rappresentata dalle figure familiari soprattutto nei primi giorni di frequenza. È infatti molto importante il confronto e lo scambio continuo tra gli educatori e l’adulto che accompagna il bambino, finalizzato a stabilire un positivo e costruttivo rapporto basato sulla fiducia reciproca, che deve essere mantenuto per tutto il periodo di frequenza del bambino al nido. Il periodo di accoglienza iniziale dei genitori sarà pertanto determinante per il costituirsi di una relazione empatica con gli educatori, necessariamente improntata all’interno di un proficuo e duraturo dialogo.
L’atteggiamento di comprensione, pazienza, affiancamento che i genitori assumono nei confronti del bambino che si ambienta al nido rappresenta un fattore determinante rispetto agli esiti auspicati. Il processo di ambientamento si deve sviluppare attraverso un percorso graduale e flessibile, rispettoso dei  bisogni e delle caratteristiche individuali di ogni bambino.
Tuttavia è necessario tenere conto delle famiglie e delle loro istanze ed esigenze organizzative. I genitori inoltre vanno a loro volta affiancati a fronte di eventuali ansie e preoccupazioni, legate all’esperienza di ambientamento vissuta dai propri bambini.

Durante l’ambientamento è importante osservare le dinamiche che si sviluppano in merito alle risposte dei bambini alla nuova esperienza, i comportamenti dei genitori che li accompagnano e permangono nel nido, e  le condotte degli altri bambini già frequentanti che richiedono attenzioni individuali agli educatori. Gli interventi previsti relativi all’ambientamento vanno corrisposti da parte degli educatori con competenza, sensibilità, empatia, congiunte alla consapevolezza che questo   è un“avvenimento” connotato di sentimenti ed emozioni forti che vanno “governati” e controllati in modo funzionale e professionale  all’interno delle relazioni che si instaurano con i bambini e la loro famiglia.

Gli educatori predispongono, anche grazie al lavoro collegiale, un piano di interventi educativi coerenti e contestuali ai bisogni e caratteristiche specifiche dei bambini. Viene inoltre effettuata in itinere la verifica e la valutazione delle fasi di ambientamento dei  bambini, che prosegue per tutto l’anno educativo, consentendo alle educatrici di ri-modulare, se necessario, in modo flessibile, gli interventi educativi previsti.

Per favorire tutti i processi indicati risulta importante e necessario pianificare in modo graduale e flessibile, le fasi dell’ambientamento e l’organizzazione della permanenza del bambino all’asilo nido. Si prevede pertanto di articolare la presenza del bambino nella giornata educativa, affiancato da un suo familiare, prima per poche ore successivamente  estendendola  per tempi più prolungati, come avremo modo di descrivere più avanti.

L’accoglienza dei bambini viene effettuata a piccoli gruppi, allo scopo di avviare il primo contatto e conoscenza tra bambini stessi e tra le loro famiglie.

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