Lo sviluppo della socialità
il bambino nel nido ha l’opportunità di sviluppare relazioni diffuse con adulti
e altri bambini. Questa esperienza può essere intesa come occasione e risorsa
per incrementare al di fuori della famiglia lo sviluppo sociale, e
favorire processi di apprendimento. Il
gruppo dei bambini, nelle sue differenti forme organizzative, rappresenta un
funzionale dispositivo per il raggiungimento di obiettivi formativi in quanto
si attivano processi relazionali di reciproco influenzamento.
Lo sviluppo dell’autonomia:
Si rende necessario l'affiancamento dell'adulto che aiuti il bambino a sviluppare le capacità di fare da sè , attraverso iniziali processi di " scaffolding", evitando sostituzioni alle sue azioni. L’adulto deve essere attento e capace
nel proporre esperienze che orientino il bimbo a osservare, riflettere e
operare in autonomia le scelte di carattere ludico, pratico e relazionale nella
vita del nido.
Lo sviluppo della competenza ludica
… “poter e saper giocare”:
il
gioco è un atto libero e ha una funzione fondamentale nello sviluppo
dell’intelligenza in quanto favorisce un’occasione privilegiata di
apprendimento spontaneo e rapporti creativi sul piano cognitivo e relazionale
ed espressivo, ponendo l’attenzione ai processi e non ai risultati. Favorisce
la capacità di osservare, esplorare, ascoltare, toccare, assaporare,
riprodurre, consentendo ai bimbi di prendere possesso del mondo.
Lo
sviluppo della capacità espressiva e comunicativa:
il bambino comunica con tutto il suo essere sin
dalla nascita. Linguaggio non verbale e parola s’intrecciano fin dall’inizio. È
importante affiancare i bambini con consapevolezza e intenzionalità educativa
aiutandoli a costruire modalità comunicative orientate al dialogo e alla
valorizzazione reciproca.
Il
bambino, in sintesi, cresce nella relazione con un adulto di riferimento e con
l’ambiente che lo circonda.
Gli intenti formativi devono dare valore e curare
la sua relazione con questi due elementi fondanti: gli adulti che si prendono
cura di lui e l’ambiente in cui questa relazione accade. Altresì è necessario
nello specifico che gli educatori pongano cura e attenzione, in sinergia e collaborazione
con la famiglia a favorire la
prevenzione di eventuali difficoltà o situazioni di disagio emotivo che
possono rallentare o perturbare il
percorso di crescita del bambino.
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