L’ingresso
di un bambino molto piccolo al nido provoca anche nell’educatrice più esperta e
competente una forte emozione: non è solo l’incontro con il bambino reale, portatore di particolari bisogni,
stili relazionali ed abitudini a causare un po’ ansia; l’educatrice sa,
infatti, che sulla porta del nido dovrà accogliere anche la figura genitoriale,
la maggior parte delle volte la madre.
Così
il setting relazionale durante la fase di ambientamento
diventa complesso.
Magari i genitori
pensano le educatrici tranquille e sicure, ma invece sono anch’esse in
ansia: l’approccio con bambini e genitori nuovi è sempre, quindi, un’incognita e anche
l’educatrice responsabile e preparata teme di non riuscire subito a capire
a farsi capire, di non trasmettere fiducia necessaria, di non essere
compresa nelle sue richieste di collaborazione o nei suoi atteggiamenti con i
bambini.
L’insegnante,
nell’esperienza di inserimento di un bimbo nell’asilo nido è il punto di
riferimento fondamentale, il suo ruolo è supportato da una professionalità, che
negli anni si è approfondita ed ampliata, in cui si miscelano la formazione di
base, l’esperienza concreta, l’aggiornamento continuo, ma anche la maturazione
personale, la motivazione e la capacità di mettersi nei panni degli altri.
Nelle
fasi iniziali dell’inserimento, l’atteggiamento dell’operatrice è soprattutto
di ascolto, di comunicazione e di osservazione delle relazioni in atto
all’interno della famiglia, del rapporto intimo e profondo che lega i genitori
al proprio bimbo .
L’intimità
del rapporto col bambino viene costruita attraverso una cura affettuosa del suo
corpo, l’attenzione verso il bisogno di contatto fisico (le coccole), le
sensazioni ed i sentimenti, momenti di gioco, coinvolge il corpo, le sensazioni
ed i sentimenti dell’educatrice e costituisce il tramite per l’inserimento
sociale del bambino (non solo dentro al nido) e per il suo benessere nell’ambito
della nuova esperienza.
L’educatrice infine accogliendo, comprendendo i sentimenti
e le intenzioni di genitori e bambini, contribuisce a sostenere i momenti più forti e dolorosi dell’inserimento favorendo l’elaborazione
delle sue componenti emotive, aiutandoli
nella nuova impresa.
Il
ruolo di sostegno, messo in atto nelle fasi iniziali, continua nel tempo e si
rafforza con la fiducia reciproca; l’insegnante è sempre pronta a dare consigli
e suggerimenti sul piano organizzativo ed educativo, a sostenere i genitori nel
loro difficile compito.
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