Per
la famiglia l’asilo nido è una esperienza nuova, verso la quale si aprono
interrogativi, aspettative ed anche inquietudini.
La
scelta del nido non sempre è serena: spesso è la sola alternativa alle proprie
esigenze lavorative; altre volte è una scelta libera per la quale nasce una
sana curiosità ed aspettativa. Può anche essere una scelta che contrasta col
parere di alcuni familiari ( di solito i nonni) o, addirittura, può creare
tensioni tra i genitori stessi. Quando la scelta è serena c’è nei genitori una
viva curiosità, unita ad una certa ansia, per il nuovo ambiente nel quale vivrà il bambino, per le sue reazioni, per il
rapporto da creare con le educatrici. Comunque, i genitori vivono con un certo imbarazzo o timore il confronto con le persone che interverranno nell’educazione del loro figlio e che si teme possano giudicare l’educazione famigliare.
L’affidamento progressivo del bambino alle educatrici non significa soltanto acquisire per i genitori un utile sostegno organizzativo (avere un luogo e persone sicure, a cui lasciare il proprio bambino), ma trovarsi coinvolti in un complesso processo di conoscenza reciproca (di persone, esperienze, ambienti), senza il quale non è possibile costruire una "delega", intesa positivamente come fiducia reciproca e capacità di condividere, a poco a poco, gli obiettivi e le modalità dell’intervento educativo messo in atto dall’asilo nido
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