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Il metodo educativo


I criteri fondamentali dell’intervento educativo che ho sempre cercato di sviluppare nelle mie gestioni di servizi educativi   sono rappresentati da:

Ø  l’osservazione e l’ascolto dei bisogni infantili, questi permettono di offrire una risposta attenta e mirata agli stessi e sono condizione per garantire il benessere del bambino;

Ø  la disponibilità a fornire stimoli e rinforzi al bambino nella sua ricerca di soddisfazione, di soluzione ai disagi ed al desiderio di conoscere e capire; pertanto l’attività nei gruppi dei bambini è organizzata diversamente in relazione ai bisogni ed ai livelli d’autonomia e di socializzazione, legati generalmente ai livelli d’età, ma anche alle caratteristiche specifiche, fornendo una proposta individualizzata nel caso di bambini con handicap, per i quali potrà essere necessaria anche un’educatrice di sostegno;

Ø  tutto l’ambiente è a disposizione dei bambini che possono usufruirne a seconda delle proprie necessità del momento; questo implica che i materiali e giocattoli offerti siano adeguatamente interessanti e variamente utilizzabili;

Ø  il lavoro di cura ed il gioco rappresentano sia le attività fondamentali, sia la modalità attraverso cui tutte le esperienze del bambino vengono proposte e realizzate. Nello stesso tempo, l’attenzione alle esigenze specifiche delle diverse età sostiene la consapevolezza degli obiettivi finalizzati; questi vengono considerati come la struttura, portante ed insieme flessibile, che consente la realizzazione di percorsi individualizzati, del lavoro a piccoli gruppi e negli angoli strutturati o nei laboratori/atelier;

Ø  l’attenzione per gruppi differenziati consente all’educatrice di porsi in relazione con pochi bambini contemporaneamente ed al bambino di sperimentare attività autonome al di fuori dell’interazione continua con l’adulto.

 

E' importante non  applicare una programmazione predefinita, ma costruire un Progetto Educativo che offra indicazioni e traduzioni didattiche aperte e flessibili.

La costruzione del percorso, quindi, non deve operata “a priori”, ma “in itinere” muovendo dalla chiara consapevolezza di alcuni punti di riferimento orientativi. La fedeltà a questi punti è la condizione attraverso la quale le educatrici e i genitori sono sostenuti nella fatica del cammino e sono resi capaci di dare le ragioni delle scelte compiute lungo il percorso.

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