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Piatto Unico o più portate?


Fino ai sei anni è bene offrire al bambino più portate affinchè il suo gusto possa essere educato, suddividendo i sapori. Successivamente, se ci è più comodo, possiamo anche proporre il piatto unico.

Per “piatto unico” non intendo un pastone in cui mischiamo tutto insieme solo per fare in modo che il nostro bambino mangi tutto; nella mia esperienza di mamma, ho notato che, quando si costruisce un piatto con tutte le portate distinte, ad esempio un po’ di pasta (carboidrati), carne o pesce o formaggio (le proteine ), verdura cotta o cruda ( magari colorata), facendo attenzione alle giuste proporzioni, i miei figli mangiano tutto, consumando  così un pasto equilibrato.

Nella prima infanzia è meglio evitare il “mono piatto”, anche perché il bambino impara a gustare più cose separatamente e così sicuramente troverà qualcosa che gli piace: il nostro obiettivo, infatti, è quello di fargli perlomeno  assaggiare anche ciò che non gli piace.

Quindi proponiamo sempre e non imponiamo mai!

Altro accorgimento è relativo alle porzioni che devono essere piccole e adeguate all’età del bambino e non devono superare le proporzioni indicate nel prospetto.

 

Facciamo sempre molta fatica a far mangiare le verdure ai bambini: cerchiamo di utilizzare la nostra fantasia per rendere accattivante il piatto  di verdure  stimolando non solo il gusto ma anche la vista; ad esempio, possiamo mescolare le verdure tra loro, aggiungendo  ad esempio carote e pomodori all’insalata, oppure ai piselli o ai fagiolini; possiamo tagliare le verdure in modo diverse ( es. a listarelle anziché a dadini…); oppure possiamo proporle facendo una bella frittata (al forno)  o una bella omelette oppure insieme alla pasta e così via …..

Esistono molte strategie per far mangiare le verdure, ma ci vuole volontà e tempo: comunque, se necessario, ogni tanto,   possiamo  anche provare a friggerle.

Insegniamo al nostro bambino a mangiare la frutta da solo, usando le mani, anche sporcandole, perché questo tipo di contatto lo aiuta maggiormente ad apprezzare gli alimenti.

La colazione è un pasto di primaria importanza e deve essere alla pari del pranzo e della cena, anche se meno consistente:  al risveglio dopo un lungo digiuno, è necessario introdurre energie per soddisfare le richieste necessarie. Il mancato consumo della colazione provoca nelle prime ore del  mattino un rapido abbassamento della glicemia che può causare stanchezza e mancanza di concentrazione.

E’ bene dedicare anche a questo pasto il giusto tempo e la dovuta attenzione, poiché anch’esso rappresenta un momento di socializzazione e dovrebbe vedere tutta la famiglia riunita attorno al tavolo. Se non riusciamo a farlo durante la settimana, impegniamoci a farlo almeno il sabato e la domenica.

Lo spuntino o la merenda: essa rappresenta il più delle volte un pasto  aggiuntivo e viene sempre consumato o prima del pranzo o prima della cena, quindi deve essere di piccole porzioni e costituita da frutta fresca, yogurt, succo di frutta, spremuta o frullato, fettina di torta fatta in casa o alcuni biscotti secchi tipo frollini e deve servire solo ad arrivare  meno affamati ai due pasti principali.        

E’ molto importante far capire ai nostri bambini che  mangiare è bello: ma mangiare con criterio perché altrimenti il rischio dell’obesità può essere dietro l’angolo e lo dimostra che il 25% degli adulti è in sovrappeso.

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