Passa ai contenuti principali

Dal Cestino dei Tesori al Gioco Euristico


 
Nelle attività didattiche che vengono svolte un ruolo di primaria importanza spetta al “Gioco Euristico ( o di scoperta) con gli oggetti”, che consiste nel dare ai bambini in un ambiente controllato una grande quantità di oggetti e contenitori diversi con i quali possano giocare creando infinite possibilità di combinazione senza l’intervento dell’ educatrice. Il Cestino dei Tesori e il Gioco Euristico  sono la coppia di attività  da noi molto apprezzata che si basano, quasi esclusivamente, su oggetti di uso comune e su materiali di recupero: dal cucchiaio di legno al pezzo di tubo,dalla catenella al cilindro della carta da cucina, dal barattolo al sughero…. Tutto è utile purchè il bambino possa esplorare la realtà delle cose con modalità diverse secondo l’età ( dal “cos’è questo?”  del piccolino al “che cosa posso fare con questo?” del più grande)

“Il Cestino dei tesori per i più piccoli, non appena siano in grado di stare seduti, è una proposta di gioco che favorisce la motricità delle mani e permette la conoscenza tattile ed orale dei diversi materiali”
 (E. Glodschmied, S. Jackson , Persone da zero a tre anni, Junior)

Si tratta di materiale esclusivamente di recupero raccolto in un cestino di vimini basso, di 35 cm di diametro circa. Gli oggetti che deve contenere, possono comprendere:

·   Oggetti che si trovano in natura : pigne, ciotoli non troppo piccoli, conchiglie, grosse piume, pietra pomice, tappi di sughero d varie dimensioni;

·    Manufatti di materiali naturali : palle di lana, piccoli cestini di varie forme, centrini, anelli di osse, calzascarpe in osso, spazzolini da denti ( solo di setola naturale) , pennelli da barba o per il trucco;

·    Oggetti in legno : scatole di varie misure, carillon, fischietti di bambù, mollette da bucato, nacchere, perle colorate infilate su una corda, uova da rammendo, cubetti o parallelepipedi di varie misure, rocchetti, anelli per tende, anelli  per tovaglioli,  cucchiai e spatole;

·    Oggetti metallici: cucchiai di varie misure; frullini, mazzi di chiavi, piccole forme per dolci, barattoli ( con bordi smussati), coperchi di barattoli, barattolino chiuso contenente riso crudo o fagioli secchi, imbuto, colino….

·    Oggetti in gomma, tela, pelliccia e pelle : borsellino, palla di stoffa colorata, piccolo orsacchiotti, piccola bambola di pezza, astuccio per occhiali….

·    Oggetti in carta e cartone : scatoline di cartone, cartoline illustrate con immagini conosciute, piccoli album con immagini decorate, stagnola, cilindri di cartone…..

Il cestino è posto in un angolo della sezione a disposizione dell’educatrice che lo propone ai bambini nell’angolo morbido: il bambino da solo sceglie il materiale che più lo attrae e sperimenta le diverse caratteristiche afferrandolo, maneggiandolo, scuotendolo, portandolo alla bocca, leccandolo, annusandolo…….

Il gioco euristico, da proporre nel secondo anno di vita, si basa sulla manipolazione di un mucchietto di oggetti di risulta ( anelli da tende, scatole catenelle, tubi…)  senza alcun intervento dell’adulto se non nella fase finale del riordino. (Goldschmied)

Il bambino cerca di scoprire cosa si può fare con tutte quelle cose insolite : ha bisogno di ambiente tranquillo, adulto passivo, oggetti da non contendere ad altri, spazio e tempo adeguato, possibilità di ripetere periodicamente l’esperienza.

Il gioco euristico soddisfa il bisogno di esplorazione, integra l’esperienza col cestino dei tesori, permette di sperimentare nuovi usi degli oggetti, favorisce la concentrazione, la capacità di selezionare, di sperimentare i concetti spaziali e le proprietà dei materiali.

Gli oggetti sono molto vari, in parte simili a quelli proposti per il cestino dei tesori.

La differenza è che mentre il bambino più piccolo utilizza il materiale del cestino dei tesori per capire “cos’è  questo ?”, ora, con il gioco euristico, si domanda “ cosa posso fare con questo ?”

Nella creazione del Cestino dei Tesori e delle sacche per il Gioco euristico è molto importante tenere in considerazione la varietà degli oggetti e del loro alternarsi per mantenere viva la  spinta del bambino ad esplorare.

Queste due attività hanno la peculiarità di offrire alla creatività dell’educatrice e alla curiosità del bambino un mondo infinito di esperienze, a patto che non ci si limiti, passivamente a riempire sacche e cestini senza aver compreso lo spirito di ricerca e di scoperta che vivifica queste semplici e preziose attività.

 
L’apprendimento euristico è definito nell’ Oxford Dictionary come “un sistema educativo attraverso il quale si insegna al bimbo a scoprire le cose per se stesso“

 
Come abbiamo avuto modo di spiegare,il gioco euristico, che permette di sviluppare le capacità esplorative del bambino, offre una esperienza di apprendimento ai bambini dai 12 ai 20 mesi, ma richiede una attenta preparazione da parte delle maestre nella scelta di tutti i materiali.

I bambini sono messi nella condizione di “riuscire a scoprire” da soli senza che gli adulti li indirizzino, ed essi giocheranno con concentrazione e senza conflitti per periodi prolungati.

La manipolazione è un‘ altra delle attività che proponiamo poiché permette al bambino di scoprire se stesso, gli altri, gli oggetti: egli ha bisogno di manipolare per accrescere il proprio sviluppo cognitivo, per stabilire anche relazioni affettive con le persone che lo circondano.

Questo legame tra affettività e conoscenza è evidente con il gioco del lanciare, perché lanciando un oggetto il bambino ne osserva la caduta e così sperimenta l’intenzionalità della propria azione. Con questo lancio il bambino sperimenta la dinamica della separazione, e può rielaborarla, poiché nel gioco è lui a decidere quando “lasciar andare”, rovesciando quello che accade nella realtà.

L’importanza della manipolazione è quindi evidente: le sue esplorazioni passano dalla bocca, alle mani ai primi giocattoli e a tutto ciò che trova imparando così ad afferrare, sbattere, succhiare, aprire, poiché essa ha semplicemente la funzione di creare una relazione tra il bimbo e l’oggetto.

Gli oggetti da manipolare saranno di materiali diversificati tali da permettere l’esplorazione, l’assemblaggio o la deformazione ( limitare gli oggetti di plastica).

Commenti