Tuttavia,
se da un lato ogni educatrice deve maturare la capacità di creare con ogni
bambino un rapporto significativo, dall’altro occorre impiegare la giusta
attenzione per evitare di sostituirsi a mamma o a papà e per
inserire questa nuova relazione in un intreccio armonico e dinamico con
quelle già esistenti in famiglia e con quelle che si creano nella dinamica del
nido.
Questa è
la sfida che indubbiamente tutto il gruppo è importante che viva insieme
quotidianamente: con mille difficoltà, è essenziale riuscire a comunicare che non
esistono soluzioni prestabilite o modelli da seguire, ma che è necessario
allenarsi alla flessibilità e alla pazienza, poiché solo così si è in grado di
rispondere ai bisogni dei bimbi modulando l’organizzazione e lo stile di
lavoro.
E’
fondamentale accogliere il bambino e la sua famiglia trasmettendo serenità e
sicurezza per tutto il periodo di permanenza: solo così si può diventare un sostegno e un supporto quotidiano
per i genitori nel loro difficile compito di crescita dei figli.
E’
altresì importante ricordare che il raggiungimento di questo obiettivo è
possibile solo definendo il
progetto educativo del nido attraverso un lavoro di condivisione tra gli
educatori: questo confronto continuo diventa una risorsa preziosissima che permette
a tutti di arricchirsi con le molteplici esperienze vissute da tutti.
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