Ci si
trova sempre più di fronte a diversi modelli familiari con incroci di abitudini
e convinzioni rispetto alle quali è necessario garantire il corretto ascolto e la giusta attenzione.
Un’ altra
domanda che mi sono sempre posta nel corso di questi anni è stata relativa al
livello di trasparenza che un servizio per la prima infanzia, come il nido,
debba avere per permettere una reale condivisione dell’esperienza.
Credo che
i genitori, per poter partecipare alla vita dell’asilo, debbano innanzitutto conoscerlo:
per questo un altro compito prioritario degli educatori è quello di raccontare il più
possibile quanto accade nel servizio.
Un’altra
parola chiave è Trasparenza.
Impegnarsi
a documentare, con appositi modelli i vari eventi quotidiani, è indubbiamente
un aspetto che incide in modo determinante sulla qualità delle relazioni con le
famiglie, in quanto consente ai genitori di essere parte attiva dell’esperienza
dei figli, di sentirsi coinvolti e di conoscere ciò che avviene concretamente
durante lo svolgimento del servizio di tutti i giorni.
Tale
attività può essere ulteriormente arricchita attraverso fotografie, diari
agende, cartelloni, filmati: dare valore a ciò che si fa con i bambini è una parte importante del lavoro che le
educatrici, con cui ho avuto il piacere di lavorare, hanno svolto nel corso di
questi anni, rafforzando così gli elementi del progetto educativo.
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