Come dicevo, si
instaura così, un circolo virtuoso di scambio tra educatori e genitori per
mantenere continuità tra casa e nido,
fondamentale per il rapporto di fiducia ed una linea educativa condivisa tale
da favorire un maggiore orientamento del bambino nelle realtà con cui viene a
contatto.
In
particolare, per me, questo meccanismo è stato indispensabile poiché tale
approfondimento ha facilitato la ricerca di nuove soluzioni sempre più adeguate
ed in particolare, e, in alcuni contesti, ci ha consentito di rendere gli spazi
dei locali sempre più curati, accoglienti e predisposti per le diverse attività
dei bambini.
Le
strutture che possono definirsi di qualità devono essere sufficientemente ampie per consentire la
presenza di più servizi ed una differenziazione degli spazi per le diverse
proposte educative ai bambini, che potranno così godere di luoghi adeguati per
le routine, per il pranzo, il sonno, oltre alle sezioni, che saranno punti di riferimento dei diversi
gruppi.
Una delle
caratteristiche dei servizi di cui mi sono sempre occupata, è stata la predisposizione
di specifici laboratori stabilmente inseriti nel contesto, come la
manipolazione, la pittura, la lettura, il gioco simbolico. Anche gli spazi
esterni sono sempre stati oggetto di una attenta progettazione e cura per le loro intrinseche potenzialità.
Una buona
organizzazione degli spazi offre anche l’opportunità di suddividere i bambini
in piccoli gruppi per avere quelle condizioni ottimali sul piano delle
relazioni tra adulti e bambini e tra bambini, che consentono rapporti
sufficientemente individualizzati con
grandi benefici educativi.
Si
possono potenziare le caratteristiche di ogni
struttura, attraverso un lavoro continuo di accoglienza, e grazie ad una
sempre più attenta progettazione educativa che pone al centro dell’attenzione la qualità
delle esperienze dei bambini e delle loro famiglie.
Ogni
giorno, la parola Accoglienza, è diventata per me, ma credo anche per tutte le
persone coinvolte, un obiettivo a cui è stato piacevole e indispensabile tendere.
Commenti
Posta un commento