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L'accoglienza al Nido


Nella esperienza di un servizio per la prima infanzia, l’accoglienza  costituisce l’elemento chiave per l’instaurarsi di relazioni significative con tutti i soggetti coinvolti (bambini, famiglie, collaboratrici, ecc.).
Ciò vale anche per le educatrici e tutte le operatrici, affinchè vivano l’asilo come un vero luogo familiare e, contribuiscano così, a creare quel clima di armonia indispensabile per una realtà vissuta dai bambini e dalle loro famiglie. 
Ma come accogliere le nuove famiglie ed i nuovi bambini che iniziano l’esperienza del nido?
Innanzitutto si deve partire dal nostro atteggiamento che deve tenere conto che niente è scontato: ogni famiglia ha domande espresse e inespresse, ha diverse aspettative ed è necessario favorire le migliori condizioni affinché possa comprendere la realtà dell’Asilo Nido e delle persone che vi operano, intendersi con loro, conoscerle e costruire percorsi di collaborazione reciproca.
Per il bambino frequentare l’asilo significa anche sperimentare il primo distacco prolungato da casa e in assoluto il primo inserimento in una nuova comunità di coetanei.
Tale fase si identifica con il termine “ambientamento”: è un periodo concordato con i genitori, la cui caratteristica di metodo deve tendere a facilitarne l’ingresso nella nuova realtà e ad agevolare la familiarità con il nuovo contesto.
Nell’accogliere i piccoli occorre inoltre prestare massima attenzione alla creazione di spazi adeguati e a predisporre situazioni di agio capaci di produrre benessere. Più l’accoglienza è personalizzata, maggiore sarà la possibilità di un corretto e adeguato inserimento del bambino nella sua nuova realtà: partire ogni volta dal  contesto di appartenenza del bimbo, nonché dalla famiglia, facilita il  processo di passaggio e di adattamento.

Occorre tener presente che le famiglie di oggi sono diverse e differenti,   ciascuna è portatrice di una cultura propria, di metodi educativi specifici, di linguaggi particolari e depositaria di risorse preziose:  è importante quindi concordare insieme a tutta l’equipe i corretti meccanismi di accoglienza, finalizzati alle diverse tipologie ed esigenze familiari, cercando di offrire ai bambini punti di orientamento che garantiscono  loro sicurezza e serenità.


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