Abbiamo adottato anche un libro di testo “Arcobaleno,
il pesciolino più bello di tutti i mari” di M. Pfister, edizioni
Nord Sud, con il quale abbiamo maggiormente approfondito l’elemento dell’acqua.
La
motivazione di questa scelta è stata determinata da più fattori :
a) il testo si trova in vari formati: i bimbi piccoli hanno utilizzato la versione cartonata, mentre gli altri quella tradizionale.
b) lI testo è ricco di immagini qualitativamente apprezzabili, e le immagine come sappiamo hanno un ruolo determinante nel processo di comprensione della storia. E’ importante quindi utilizzare testi che abbiano queste caratteristiche perché così i bambini si rendono conto che un insieme di immagini concatenate costituisce una storia
c) La congruità tra immagine e testo scritto
d) Il messaggio: attraverso la storia i bimbi imparano a conoscere il valore della generosità, capiscono quanto l’atto del dare generi benessere in noi e negli altri e quanto, al contrario, l’egocentrismo , comportarsi con arroganza generi solitudine e benessere
I
bimbi svolgono l’attività suddivisi nei gruppi di appartenenza, quindi suddivisi per fasce d’età.
La
documentazione del progetto viene svolta
con foto, filmati e resoconti scritti delle educatrici .Il percorso è
stato studiato all’interno dei vari gruppi , individuando i diversi ambiti del
sapere del bambino.
I
campi di esperienza coinvolti sono :
·
DISCORSI E PAROLE
·
CORPO E MOVIMENTO
·
MESSAGGI, FORME
·
IL SE’ E L’ALTRO
Abbiamo
anche acquistato un acquario da
posizionare in accettazione dove tutti i bimbi potevano vedere i pesci e
salutarli ogni mattina al loro arrivo in asilo.
Avere un acquario in asilo ha
permesso ai bimbi di osservare,curare, accudire quotidianamente i pesciolini:
dare loro la pappa, cambiargli ogni tanto l’acqua( sotto la supervisione delle
educatrici), sistemare le conchiglie, la ghiaia, le piantine è stata l’attività
costante di ogni giorno. La parola “pesce” ha assunto un significato reale
perché riferito ad un elemento
reale, visibile, tangibile e
presente.
Le
educatrici hanno letto le immagini,
cercando di utilizzare un linguaggio semplice, ma sono mantenute
intenzionalmente le parole come “scaglia”, “polpo”, “stella marina”,
ritenendo, così, di ampliare il vocabolario dei bimbi. L’educatrice ha
costruito attraverso il racconto, il
legame tra le immagini, ed ha orientato i bambini a riconoscere e denominare
gli elementi. Tenendo in considerazione che, a questa età, i bambini hanno un
approccio globale all’esperienza e che il coinvolgimento emotivo e corporeo è
strettamente intrecciato a quello cognitivo, sono state loro proposte
situazioni di esperienza diverse che valorizzassero questa caratteristica.
1) Inizialmente abbiamo proposto la lettura del libro: questa si è ripetuta molte volte
nel tempo.
La lettura
e la ri-lettura al nido mostra le sue caratteristiche di plasticità, cambia
e dà risposte diverse ogni volta a seconda di come è stata pensata, da quali
obiettivi si pone.Come accade per l’adulto, anche per il bambino ogni lettura e
ri-lettura si differenzia dalla
precedente per la scoperta di nuovi orizzonti di senso, per ulteriori e nuovi
particolari che un bimbo sceglie ed
interpreta dal testo in base alle esigenze ed alle situazioni che sta
vivendo. Ogni bambino si appropria del
proprio libro in autonomia e magari,
nell’angolo morbido, e inizia a sfogliarlo: come già detto nel paragrafo relativo
al “Laboratorio di Lettura” è fantastico
osservare i bimbi: mentre scorrono le
parole con lo sguardo, scrutano le immagini in ogni particolare soffermandosi
su quelle ritenute (in quel momento) particolarmente significative: quando
fanno un incontro speciale, richiamano l’attenzione dell’educatrice per condividere il piacere di una lettura a
più voci.
In
questa operazione di rilettura,appropriazione e ri-significazione del testo,
spesso i bambini sono intenti a parlottare e a fantasticare; essendo molto più
di noi immersi nel registro emotivo, mentre si identificano nelle situazioni
dei personaggi preferiti e ne mimano gesti ed espressioni.
2) Abbiamo proposto ai bimbi più grandi di drammatizzare la storia,
travestendoci da pesciolino, stella marina….
Il
linguaggio prevalente è stato quello corporeo
ed il coinvolgimento emotivo è stato molto forte. In questa situazione
abbiamo rievocato l’ambiente marino dove i bambini come pesci, polipi e stelle
marine hanno nuotato nel mare/spazio.
3)Abbiamo chiesto ai bimbi di disegnare il
pesciolino e dopo aver ritagliato la sagoma sono state
incollate sopra le strisce argentate; poi abbiamo creato un cartellone che rappresenta il “mare”,
l’ambiente dove vive Arcobaleno e i
bambini lo hanno riempito di pesci fatti di cartoncino.
Commenti
Posta un commento