Controllare continuamente il progetto educativo ricalibrandolo sulla realtà che si ha davanti ogni volta. La verifica continua del progetto permette di mantenere alto il livello qualitativo all’interno della vita quotidiana dell’asilo nido.
Nelle mie gestioni, il progetto veniva garantito dalla sua formulazione all’interno del collettivo degli educatori, che era costituito non solo dagli educatori del nido stesso, ma anche dal collettivo generale che riuniva tutti gli educatori dei nostri asili nido di Torino e provincia, e dall’essere strettamente connesso con l’attività di tutti gli operatori (sia per la qualità del progetto, che si modellava nel contesto della vita dell’asilo, sia per l’organizzazione del lavoro). Questo è secondo me il metodo di confronto, condivisione e contestualizzazione da attuare in ogni struttura educativa
Il progetto deve perseguire due obiettivi: 1. favorire
e stimolare apprendimenti
2. favorire un
riconoscimento nel gruppo.
Tutto deve essere pensato per quel nido, quella
sezione, quel gruppo di bambini….. poichè
un progetto deve consentire ai bambini di emergere e di non essere
“soffocati”.
Infine si passa, come si
anticipava, alla verifica del percorso realizzato, al fine di capire cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato.
La sfida che quotidianamente deve essere lanciata
nel lavoro educativo, è vincente solo se
supportata da un aggiornamento professionale continuo delle educatrici: l’aggiornamento annuale e continuo consente di
acquisire nuovi elementi culturali
per modellare il progetto educativo sulle esigenze
dell’utenza in genere e sulla specifica utenza del momento.
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