La personalizzazione
dell’intervento educativo, malgrado possa presentarsi inizialmente
complicata, è un valido rimedio a problematiche altrimenti irrisolvibili: ovviamente
tale scelta inevitabilmente genera per le
educatrici un maggior carico di lavoro, ma nel tempo, giorno per giorno, loro
stesse riconosceranno tutti i vantaggi che tale metodo porta.
Un’altra caratteristica rilevante di un servizio per la prima infanzia è senz’altro l’attenzione che si pone alla crescita emotiva e cognitiva del piccolo:sentirsi questa responsabilità consente di essere umili nel rispondere ai bisogni del bambino e della famiglia. Questo intento deve svilupparsi quotidianamente con una serie di azioni che fanno si che i genitori e il bimbo stesso si sentano accolti nelle loro principali necessità.
Quanto finora detto raffigura gli asili come luoghi di incontro
sia per la partecipazione che per il confronto delle famiglie attraverso
momenti ben precisi che è necessario proporre
ed individuare insieme alle educatrici: per realizzare tutto questo sono
indispensabili il dialogo, la costruzione di consapevolezza e l’assunzione di
responsabilità pedagogica e culturale.
Per tutte noi addette ai lavori, il progetto pedagogico deve rappresentare
una mission, una sorta di sintesi, un’opzione di finalità che si inserisce anche
nel contesto e nella storia del singolo territorio nel quale un servizio sorge.
Ciò che conta è il continuo impegno (o coscienza) da parte di
tutti (direzione, educatrici, cuoca, operatrici): questo arricchisce la
giornata di un significato educativo più vero, così che il quotidiano incontro
con le famiglie e i bambini possa assumere una naturalezza più concreta.
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