L’accoglienza
al nido costituisce l’lemento chiave per l’instaurarsi di relazioni
significative con famiglie.
Ma come accogliere le nuove famiglie ed i nuovi bambini che
iniziano l’esperienza del nido?
Qualcosa
di straordinario ed irripetibile accade ogni volta che nuove persone (bambini,
bambine, adulti) entrano in contatto con noi.
Accogliere
significa anche predisporre ambienti adeguati, organizzare tempi rilassati per
dare la possibilità ai bambini, alle bambine ed agli adulti (genitori ed
educatori del Nido) di conoscersi, di comprendersi, di trovare la fiducia
necessaria all’affidamento educativo.
Niente è scontato: ogni famiglia ha
domande espresse e inespresse, ha diverse aspettative ed è necessario favorire
le migliori condizioni affinché possa comprendere la realtà dell’Asilo Nido e
delle persone che vi operano, intendersi con noi, conoscerci e costruire
percorsi di fiducia insieme.Per fare ciò è importante che gli educatori
sappiano mettersi al posto dell’altro e, con un costante lavoro di
autovalutazione nei nostri gruppi di lavoro, capire dove siamo riusciti a raggiungere
questo obiettivo e dove dobbiamo ancora lavorare.
I
valori che sostengono l’accoglienza sono la trasparenza ed il dialogo.
La
trasparenza è un invito a farci vedere e conoscere, consapevoli del
lavoro che svolgiamo, una trasparenza che significa: “conosco la mia identità professionale e non ho timori a farla
conoscere e viverla in un confronto“
Il
dialogo vede nell’altro non il portatore di esigenze contrarie e contrapposte
alle proprie, ma il diverso che arricchisce e diventa quindi potenzialità di
crescita. Accogliere ed
inserire i bambini al nido significa, da parte dell’adulto, concepirsi come “tramite” mediante il quale il bambino
conosce se stesso e si introduce, attraverso una relazione autentica, nella
realtà nuova ed originale del nido.
Ecco
perché, ad esempio, è importante dedicare uno spazio specifico nel quale
effettuare il primo saluto di benvenuto, in questo caso anche la certezza di
trovare in quell’ambiente un educatore che accoglie diviene per il bambino parte di un rituale
rassicurante, che fa sentire “pensati” in
anticipo i bambini e le loro famiglie.
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