Non c’è
dubbio! Gli asili nido devono offrire solo servizi di qualità partendo dall’idea
di bambino, cioè da una visione dello sviluppo infantile che riconosce il
bambino ricco di potenzialità, capace di relazionarsi con gli altri, di
stabilire fin dai primi anni di vita rapporti significativi con adulti non
familiari, un bambino che ha diritti che la società deve rispettare e
sostenere.
L’educatore
della prima infanzia deve avere chiaro che è necessario dedicare tempo anche
per un cammino di progressivo miglioramento personale e di gruppo per maturare
la consapevolezza che i luoghi dedicati
all’infanzia sono universi articolati perché rappresentano bisogni sempre più
complessi dei bambini
L’impegno
deve essere rivolto a curare più fattori ed aspetti della gestione, poiché
questi concorrono tutti a costruire in modo complementare la qualità che gradualmente
viene applicata e che deve essere condivisa con tutte le educatrici attraverso
incontri di programmazione e di continuo confronto.
La
presenza di educatori ben preparati e consapevoli delle esigenze dei bambini
consente, inoltre, un investimento sugli spazi, in modo da renderli ricchi di
sollecitazioni e di opportunità per la crescita cognitiva e sociale dei bimbi: un servizio ben predisposto riesce a
comunicare il senso del lavoro educativo
che viene svolto al suo interno e sollecita inevitabilmente la
partecipazione delle famiglie.
Si
instaura così, un circolo virtuoso di scambio tra educatori e genitori per
mantenere continuità tra casa e nido,
fondamentale per il rapporto di fiducia ed una linea educativa condivisa tale
da favorire un maggiore orientamento del bambino nelle realtà con cui viene a
contatto.
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