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I figli vanno amati non venerati

Educare è un “mestiere” particolarmente difficile perché l’amore che proviamo nei confronti dei nostri figli si scontra spesso con i necessari limiti da imporre per consentire loro di vivere una esistenza consapevole e autonoma.

Spesso i genitori piuttosto che lasciare che i figli compiano errori intervengono, spianando loro la strada. Questo comportamento li indebolisce notevolmente poiché sono gli errori commessi e la frustrazione che ne deriva a far maturare una persona, consentendole di trovare le risorse interne per adattarsi alle varie fasi di vita che si troveranno ad affrontare. Una frase di Ann Landers sintetizza efficacemente la funzione dell’educazione genitoriale:
“Non è quello che fai per i tuoi figli ma quello che avrai insegnato loro a fare che farà di loro essere umani riusciti”
Il coinvolgimento dei genitori nella vita dei figli deve essere regolamentato per non contaminare la possibilità di scelta e di errore che i figli hanno il “dovere “ di sperimentare per identificare i loro limiti e per sperimentarsi, questo farà di loro degli adulti consapevoli. Esplorare è una delle azioni fondamentali che l’essere umano mette in atto sin dalla sua nascita e che non va inibita in alcun modo da chi svolge un ruolo educativo ma incanalata in modalità sicure fino a quando sarà il figlio stesso ad imparare dai propri errori poiché da ogni caduta svilupperà la capacità di rialzarsi sia attraverso il supporto dei genitori sia maturando modalità adattive efficaci.
Un figlio che non ha la possibilità di sbagliare sarà un adulto pieno di paure poiché non avrà mai sperimentato e non conoscerà le proprie risorse. segue >>>>>

http://psicoadvisor.com/figli-vanno-amati-non-venerati-considerazioni-educazione-efficace-4647.html     Articolo scritto da Marco Salerno

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